Viviamo tempi difficili, di rivelazione, tempi apocalittici, in cui le forze a tratti vengono a mancare, nel tentativo di andare avanti nonostante tutto, perché il fango abita le coscienze, la mancanza di consapevolezza brucia gli sguardi, il lavarsi le mani alla Ponzio Pilato precipita il modus operandi attuale. Angelo Branduardi parlava di vanità, tutto è vanità. In questa società nichilista e narcisistica, molto spazio viene dedicato al sè, sopprattutto all'apparire, poco all'essere, poco al divenire e lasciarsi assorbire da ciò che ci attraversa, ci abita, ciò che ci vive, che incontriamo e che ci unisce al tutto.
Tra genocidi in corso e finte paci, barcolliamo e ci barcameniamo in un vortice di silenzi fragorosi....
Si sono usate bene le armi per annientare le coscienze, liberare spazi, disintegrare un popolo, togliere la speranza. E quando si parla di Quel Popolo intendo quello che abita la nostra anima, perché quello che è successo e che succede a Gaza e in Palestina non è nient'altro che quello che si sta facendo al mondo intero.
«Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Infatti vi dico che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"» - Matteo (23, 37-39)
Il popolo eletto? Pare più una terra maledetta quella d'Israele: perché se si ha bisogno di cancellare una etnia dalla storia per stare bene, significa che questo mondo ha finito di essere umano. Tutto sta andando in una direzione di annientamento delle democrazie, verso un imbarbarimento della società come mai prima d'ora abbiamo vissuto. Se è pur vero che abbiamo studiato l'Olocausto, questo genocidio è andato in onda in tempo reale in mondovisione e quasi nessuno ha potuto o voluto farci niente.
Per fortuna che la musica allieta momenti di devastazione e morte con attimi di gioia e condivisione, anche in quelle terre che paiono abbandonate da Dio, ma quello che viviamo è il riflesso di ciò che siamo divenuti, le conseguenze delle nostre scelte, c'è però il coraggio di chi ancora riesce a sorridere nonostante attorno sia rimasto solo orrore. Qui un piccolo estratto del documentario che Report ha fatto su Gaza.
L'Italia, colonia americana da secoli, dopo la morte di Aldo Moro, purtroppo è alla stregua di uno zerbino vassallo degli Stati Uniti d'America. Così la nostra premier Giorgia Meloni, attaccando la sinistra (perché pare non si riesca a governare senza assumere atteggiamenti di competizione verso la fazione opposta), denuncia come la sua linea politica scelga di seguire il criterio del merito. Peccato però che come spesso succede, le parole abbiamo riscontro raramente nei fatti. E anche qui in tempi di fine vera, la musica è ancora protagonista del suo tempo immortale.
Il genere umano in generale trova difficoltà, lo sappiamo tutti, attuare un piano che segua pedissequamente ciò che si prefigge di fare...e così a Venezia La fenice insorge! Un breve estratto dal documentario girato da Report.
Gli orchestrali insorgono contro la nomina di Beatrice Venezi a Direttrice d'Orchestra presso lo storico Teatro Veneziano. Pare non avere i criteri per poter reggere il ruolo importante assegnatole, e questo non è legato alla sua appartenenza di genere, quanto piuttosto alla sua preparazione professionale, al suo curriculum.
Nomina politica dunque se la Venezi non ha il curriculum per saper dirigere l'orchestra, di cui tutti i musicisti si lamentano manifestando solidarietà verso altri professori: " La Fenice non deve essere un palco della propaganda, ma un palco della musica", dichiara Emiliano Esposito, artista storico del teatro; mentre incalza il segretario regionale del Veneto Nicola Atalmi: "La nomina di Beatrice Venezi è un messaggio politico e culturale, è il tentativo di sostituire il merito con la visibilità, la competenza con la notorietà, e la qualità con il personaggio amico del potere[...] scioperiamo per difendere l'autonomia dell'arte dalla politica".
Quante lotte ancora agonizzanti bisognerà fare per risalire la china? Oh, mia patria sì bella e perduta!
Per avere un'idea di come sta procedendo la politica italiana in linea con quella americana bisogna inquadrarla in una cornice più ampia di inasprimento delle democrazie internazionali, un quadro dettagliatamente analizzato in un interesssantissimo studio realizzato dall'IDEA, International Institute for Democracy and Electoral Assistance: Democrazy on the move.
Se tradurre dall'inglese vi annoia o richiede troppo sforzo, potete sempre ascoltare seduti su un divano il documentario realizzato da Report, ma non adagiatevi troppo sugli allori perché i tempi stringono....Piccoli Trump crescono, touchée!
La vita viene svuotata di senso, va a perdere i valori fondanti della dignità umana, la nostra politica e la nostra società dove stanno andando? L'insensatezza della vita prende il sopravvento e si appropria del tempo, quando viene vissuta senza una prospettiva spirituale, quando ci si disconnette dalla sorgente primigenia, per questo è importantissimo ritornare al sè come mistero divino, riconnessione con la fonte divina, per un ricongiungimento col sé, attraverso il processo di individuazione personale e collettivo (come la chiama Jung) nell'incontro con l'altro. I gruppi Darsi Pace aiutano in questa fase storica di grandi rivolgimenti e sconquassi interiori.
Qui un video che ridona speranza in tempi di oscurità come i nostri attuali...Siedi in cella come in paradiso
Beeyourconcert, Beeyourmusic, Beeyourself!
Lady Bee